Molise

[Estaff]

Postato da Roberta

In Molise la coltivazione dell'olivo e la produzione dell'olio extravergine appartengono a pieno titolo al patrimonio storico e culturale dell'intera regione. Sembra che qui l'olivicoltura sia stata introdotta da un certo Marco Licinio, un agricoltore tosco-sannita nel IV secolo a.C. à© proprio dal suo nome, infatti, che è derivato l'appellativo licinia, dato alla varietà  più pregiata che vegetava nella zona di Venafro e dalla quale discende l'attuale aurina. L'olio proveniente da questa zona della regione era il più apprezzato in assoluto dai Romani, tanto da essere frutto di paragone e oggetto di descrizione dei più famosi scrittori e poeti dell'antica Roma. Lo stesso Varrone, nel I secolo a.C., nel suo "De re rustica", si chiedeva se esistesse olio più pregiato di quello prodotto a Venafro. Attualmente in Molise si coltivano oltre 2 milioni e mezzo di piante di olivo che, nella campagna olearia 1999/2000, hanno prodotto 30.900 quintali di olio extravergine, pari allo 0,5% del totale nazionale. Gli oliveti sono coltivati in collina, nelle zone interne e nelle pianure del litorale. La piana di Venafro à in assoluto la zona più vocata, non sono da meno la Valle del Biferno e quelle a sud di Campobasso e a nord ovest dell'altro capoluogo, Isernia. La regione ha un ricco patrimonio varietale: oltre alle comunissime leccino, frantoio e moraiolo - varietà  tipiche del centro Italia diffuse ormai ovunque -, in Molise predomina la gentile di Larino, - rappresenta il 25% del totale - e copre tutta la fascia dell'antica "Frentania", di cui proprio la città  di Larino fu capitale. Altre varietà  autoctone che contribuiscono, in maniera più o meno rilevante, alla produzione degli extravergine molisani sono l'oliva nera di Colletorto, la noccioluta di San Giuliano di Puglia, la rosciola di Rotello, la curina, l'olivastra, la cerasa di Montenero e la salegna di Larino. Da queste varietà  si ottiene quindi un olio di tutto rispetto, che tra breve otterrà  il riconoscimento dell'Unione europea: la Dop Molise.


da Cucina&Vini