Varate (ricetta di Fina Curcio)

[Cristina]

Non sono belle come le originali, ma come prima volta non è male

Una soddisfazione enorme!!!
Vi racconto dall'inizio:
un pomeriggio tra lievitati pasquali, lievitini, colombe e magìe Adrianesche, durante una pausa caffè, la nostra compagna di Corso, Fina Curcio, ci porta un elegante pacchetto di dolcetti. Lo stupore è generale: nessuno ha mai visto niente di simile, a parte il mitico Attilio appassionato di storia del cibo e che prima o poi convincerò a mettere per iscritto tutto il suo inesauribile sapere. Ma torniamo ai dolcetti: tipici di Mistretta pare che li non ne conoscano il nome con cui la nostra amica li conosce fin da bambina, ed è così che li chiameremo noi: le varate.In pratica un sottile biscotto di frolla sormontato da un decoro in pasta di mandorle aromatizzata con liquore sambuca. Ed è anche quella sfumatura delicatissima che ci ha piacevolmente stupito tutti quanti quel pomeriggio. Delizioso l'aspetto elegante e raffinato
Da lì la voglia di cimentarsi: Fina si è graziosamente adoperata per recuperare la ricetta, ma dovevamo prima collaudarla. I dolcetti sono pronti per la prova assaggio che farò fare domani alle amiche che conoscono l'originale, così metteremo a punto la ricetta per quanti si volessero cimentare. Mi è stato prezioso il suggerimento, di incollare con albume la frolla alla pasta di mandorla, datomi dalla nostra Rosaria che subito ha collegato le varate ad un corrispondente dolcetto della sua Sardegna (i cestinetti sardi). Come pure indispensabili sono state le foto dell'originale che mi ha gentilemente mandato Enza India. Senza non avrei saputo neppure da dove cominciare ...
Che dire? Sagomarle è stata una operazione lunga ma stamattina sfornarle e zuccherarle è stato un piacere indescrivibile!!
Grazie Fina!! Grazie Rosaria!!!Grazie Enza!!!




https://www.youtube.com/watch?v=GYHlKKP ... dded#at=10 IL VIDEO!!!!

[rosaria]

Porca paletta, anch'io nell'albo d'onore....senza aver fatto nulla!!


Scherzi a parte, SONO UNA MERAVIGLIA!!
Quelli sardi a cui ho pensato sono questi: essi sono ripieni di ciò che tu hai messo sulla frolla, ma l'aroma è acqua di fior d'arancio

[line]

allora questi biscotti rosaria credo che le abbiamoassagiati quando eravamo da valeria con silvia e cristina buoniiiiiiiiiiiiiiiiiii grazie cristina aspetiamo la ricetta che belli dolci

[vittoria]

che buonee!

[anna]

Che meraviglia!!!!

[silvia]

madonnamiasantadell'imcoronata



che visioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!


Cristina tutti i miei complimenti, devono essere una squisitezza, per non parlare dell'eleganza di questi splendidi dolci:

Credo siano però piuttosto laboriosi da fare e anche difficilini...


Brava!!!!!!!

[Cristina]

Allora: domani metto a punto la ricetta cn un paio di persone che conoscono bene il dolce e ve l'aggiungo. Vedrete che non c'è niente di difficile.
Però grazie, troppo buone

[rosapina]

ho voglio anche io la ricetta.troppo belle

[silvia]

UP



che manca la ricetta

[Cristina]

Mi toccherebbe rifarle ma penso che a breve non sarà possibile quindi vi metto la ricetta che ho usato e in rosso le correzioni che farò la prossima volta. Tenete presente che protagonisti devono essere gli aromi quindi non ometteteli o cambiateli: serve dell'ottimo liquore Sambuca e della vanillina

Ingredienti:
per i motivi di pasta di mandorla

1 kg. di mandorle
1 kg. di zucchero *
1/2 bicchiere di acqua
1 cucchiaio di ottimo sambuca (2)
I risultati migliori si ottengono partendo dalla mandorla intera che deve essere di buona qualità e ancora morbida, poco essiccata.
Si mette in freezer prima di frullarla per evitare che rilasci olio.

*proverò a sostituirlo quasi totalmente con zucchero a velo, utilizzando quello semolato solo per frullare le mandorle

per la frolla
500 g. di farina
2 tuorli + 1 uovo intero
180 g. di strutto
180 g di zucchero (200)
vanillina

Procedimento
Iniziare con la pasta di mandorle:
Frullare le mandorle freddissime con una parte dello zucchero (semolato) previsto dalla ricetta e ridurle in farina. Scaldare l'acqua e sciogliervi lo zucchero a fuoco dolce (procedimento valido per il semolato, ma se usate lo zucchero a velo non occorre scaldare). Fuori dal fuoco unire la farina di mandorle e rimescolare sommariamente. Prendere pezzetti di impasto e raffinarli nel mixer per pochi secondi (smettete non appena si forma una pallotta) aggiungendo qualche goccio di acqua se serve. Avrete così un impasto morbido da lavorare.Nel frattempo preparate la frolla, impastando velocemente e mettete a riposare in frigo. Adesso si passa al alvoro più lungo: modellate i soggetti come da foto. Per l'uva procedete sagomando inizialmente l'acino che sta in fondo al grappolo con uno stelo lungo quanto tutto il grappolo. Su questo attaccherete lateralmente 2 acini e uno centrale salendo man mano verso la foglia. Nei soggetti a forma di pera mettere il chiodo di garofano che simuli il peduncolo.
Dopo aver modellato i soggetti, se ne inumidisce la parte inferiore con albume ma occhio a non debordare perchè poi l'albume in cottura colora e questo non deve succedere (oppure provate con acqua e se funziona ditemelo), e si poggiano su una base di frolla tirata sottile ( 3mm). Infornare a 180° per 5/10 m vigilando affinchè non si colorino affatto. Appena raffreddano si spolverano con abbondante zucchero a velo.