catalogna - scarola - bietoline - olio evo
NB: specifico fave "fresche" perchè di solito, in inverno questo piatto tipico Barese si fa con le fave bianche, quelle secche per intenderci, messe a bagno e poi cotte, anzi stracotte in acqua e poi passate per farne purea e condite con cipolla rossa di Acquaviva e olio evo... ma questa è un'altra storia!!
adesso in primavera usiamo le fave fresche, tènere e dolci, da mangiare anche da sole, crude, come intermezzo tra il secondo e la frutta......Ingredienti per 4 persone:
1,5 kg di fave fresche pesate con il baccello
2 kg di cicorie (catalogna, scarola, bietolina...)
olio evo
Procedimento:
Sgranare le fave fresche ed eliminarne il "naso"
Lavare le cicorie, scegliere le foglie più tènere e metterle a cuocere nella stessa acqua salata e bollente, insieme con le fave.
Se quest'ultime fossero un pò grosse e durette, allora metterle a cuocere circa 10 minuti prima delle cicorie...
Quando il tutto risulta ben cotto, raccogliere la verdura insieme ad un poco della loro acqua e suddividere in ciotole.
Condire semplicemente con olio evo.
Da mangiare calde o fredde, qui noi le usiamo sia come antipasto che come riempitivo alla cena, accompagnando con crostini di pane abbrustolito ( le famose friselle).
io stavolta ho usato la cicoria catalogna, cioè quella con le cimette dolci che si possono mangiare anche crude, con o senza pinzimonio.