Tipologia
Innanzitutto il radicchio di Treviso è di due tipi: precoce e tardivo.
Il radicchio precoce IGP

à? un radicchio dalla coltivazione classica, per questo à molto più economico e compare nel mercato dall'inizio dell'autunno ed à reperibile fino a primavera. à? buono, ma meno pregiato del fratello. Ottimo per le insalate, in particolare quelle miste, dove conferisce colore e un intenso spunto amaro.
Il radicchio tardivo IGP

Il costo di questo radicchio à giustificato dalla coltivazione, che richiede molto spazio, e dalle procedure di lavorazione, che vedono molto lavoro manuale.
Una volta acquistato, il cespo va conservato in frigo, coperto da carta, per evitare che l'umidità rovini le foglie.
Se si acquistano grandi quantità , meglio conservarlo in cassette in luogo fresco e ventilato, sempre coperto da carta o canovacci.
Nella preparazione, la radice non va completamente rimossa; anzi, va ridotta, pulita e utilizzata, soprattutto a crudo poichà© conferisce un gradevole e inaspettato retrogusto di nocciola ai piatti.
In cucina il radicchio à una verdura versatilissima, che può essere utilizzata in ogni portata, dall'antipasto al dessert. Mangiato però crudo, il radicchio tardivo di Treviso rivela tutto il suo bouquet di gusto e aroma, condito appena di sale e olio. O, come si usava un tempo, con lardo rosa lasciato sciogliere lentamente, senza che prenda colore, in una padella.
Ricette tradizionali antiche o moderne locali, di radicchio cotto, lo vedono presente nel risotto al radicchio, o nella pasta, o ancora nel pasticcio di lasagne o crespelle, nello spezzatino al radicchio, oppure presentato come contorno fritto (divino!) o ai ferri (sublime!) o ancora marinato (splendido!). E, impensatamente, anche in dolci come la crostata al radicchio.
Tradizionalmente veniva anche conservato in salamoia, sotto grappa, sott'aceto, sott'olio o in marmellata.
Terra di vini famosi e apprezzatissimi, il Trevigiano non poteva non creare il matrimonio perfetto tra il vino e il radicchio, perchà come si dice quelle parti "il radicchio - come il riso - nasce nell'acqua ma muore nel vino".
Quindi si sposa, a seconda delle preparazioni, con i bianchi e i rossi della Marca, o del resto del Veneto, come un buon Prosecco per l'antipasto, un corposo Amarone per i secondi di carne, fino a un gradevole Recioto per dessert.
Bibliografia: Marco Valletta - Un fiore d'inverno nel piatto
PS:Prossimamente qualche ricettina testata!!!