Nel sud l'anguilla è una presenza obbligatoria (insieme al baccalà) nel menù del cenone sia natalizio che di capodanno delle zone dell'interno dove era difficile far arrivare il pesce fresco....come sapete l'anguilla è dura a morire....
Questa preparazione consente di "portarsi avanti"
Si puliscono le anguille (ciascuna avrà il suo metodo per sgrassarne la pelle....io le strofino con farina di mais!) si tagliano a tocchetti, si passano nella semola fine mista a sale qb e si friggono. Mentre sono ancora calde si mettono in un recipiente a chiusura ermetica con foglie di alloro, si spruzzano di aceto bianco e si ricoprono con fettine di limone. Se viene più comodo, si possono anche far raffreddare, in tal caso si fa riscaldare l'aceto e poi si spruzza. Si tappa il contenitore e si lasciano a marinare per più giorni....diciamo 3/4
PS. la foto (che non è verdolina ), non è annebbiata....fumava l'aceto