45. Sfinci di Natale

dal libro: Mandorle amare

45. Sfinci di Natale

Messaggiodi Estaff » 09/10/2009, 8:05

Maria Grammatico - mandorle amare - dolci ericini - Erice

45. Sfinci di Natale

Gli sfincii (nome che si dice provenire da sfang, la parola araba per
dolci fritti) compaiono in veste diversa secondo la festa. Per San
Giuseppe sono ripieni di ricotta: al confronto questa versione i
natalizia è molto moderata.

1 bustina (7 gr) di lievito attivo granulare
1 cucchiaio di zucchero
125 g acqua tiepida
500 g farina di grano duro
7 cucchiai di marsala o stravecchio
1 cucchiaio di semi d'anice
buccia grattugiata di mezza arancia
250 g circa di latte tiepido
olio di semi per friggere
1/2 bicchiere di zucchero semolato extrafine misto a
1 cucchiaino di cannella in polvere per spolverare

Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida assieme allo zucchero.
Fare una fontana nella farina, e aggiungere il lievito disciolto, il
vino, i semi d'anice e la buccia grattugiata. Versare un po' di latte
nella tazza dove avete sciolto il lievito, girare con un cucchiaio, e
versare nella farina. Con un cucchiaio di legno incorporare il
rimanente latte poco a poco, usandone tanto quanto basta per
fare una pasta piuttosto soffice ed elastica. Mescolare energica-
mente finche la pasta si stacca dai bordi del recipiente. Coprire la
pasta con un tovagliolo e lasciare riposare per 1 ora circa o fino a
quando sarà raddoppiata in volume.
Riscaldare circa 6 cm di olio in una pentola o friggitrice (185°C);
un pezzettino di pasta buttato nell'olio dovrebbe saltare e sfrig-
gere. Con le dita bagnate, prendere pezzetti di pasta grandi quan-
to una noce e calarli nell'olio caldo. Non affollare la pentola. Gli
sfinci si rigireranno da soli nell'olio; quando sono ben dorati su
tutti i lati, toglierli con un cucchiaio bucato e posare su carta
assorbente. Riportare l'olio a 185°C prima di friggere ancora.
Rotolare gli sfinci nello zucchero e cannella, e servire ancora
caldi.
Resa: 35 sfinci circa.

Nota: piuttosto che la cannella che si compra già in polvere, Maria
preferisce usare quella a stecca. Macinata in un mortaio o un maci-
nacaffè man mano che serve, è notevolmente più profumata.
pag.132.133
Estaff
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