Visto che in questo forum QUALCUNO fa largo consumo di mele non può mancare quella che viene definita "la regina delle mele" e che in pochi conoscono, anche perchè la sua produzione è limitata a pochissime zone della campania, fra cui la Valle Caudina (il disciplinare dice "nella parte destra dell'Appia guardando il massiccio del Taburno).
Non matura sull?albero : la raccolta viene effettuata in autunno, quando le mele sono ancora acerbe, di colore verde-giallastro e successivamente poste a maturazione su letti di paglia dove assumono il colore rossastro che le caratterizza.
La fase di arrossamento nei melai (PORCHE) si protrae per circa due mesi durante i quali la mela va girata quotidianamente. Giunti alla metà di dicembre la massa delle mele, tutte di un bel colore rosso, viene preparata per il consumo o per la conservazione che, in alcuni casi, può prolungarsi sino all?estate dell?anno successivo. Questa lunga fase di lavorazione unitamente alla poca quantità di prodotto fa sì che il prezzo al consumo sia un po' altino.
Il suo aspetto non è particolarmente bello, ma è gustosissima, ha una polpa dura che si presta ad essere grattugiata.
La consistenza del frutto si mantiene quasi del tutto inalterata anche dopo mesi di conservazione. L?Annurca si presenta come un concentrato di vitamine B1, B2, PP, C, unitamente ad elementi minerali quali fosforo, ferro, manganese, zolfo e soprattutto potassio . Ad essa sono attribuite azioni positive a carico dell?apparato muscolare e nervoso, effetti antireum atici, diuretici e dissetanti, una certa azione ipocolesterolemica e antimicrobica intestinale ( ho sempre visto curare i bambini piccolissimi sofferenti di disturbi intestinali inserendo nell'alimentazione annurca grattugiata).
Studi recenti hanno dimostrato che la mela annurca è ricca di sostanze capaci di conferirle un elevato potere antiossidante . Per cui essa potrebbe avere un ruolo decisivo nella prevenzione del cancro. La ricchezza in fibra poi, la rende particolarmente adatta a ripulire le arterie dal colesterolo e quindi nella prevenzione delle malattie cardiovascolari .
La facoltà di Agraria di SS ne ha fatto oggetto di tesi
Le "porche"