Nella Valle Caudina le vigilie della tradizione erano di magro, ma questo non vuol dire pesce fresco, poichè il mare è lontano minimo 50 km, distanza una volta...considerevole. Quindi l'apporto di iodio era garantito da un largo consumo di baccalà, stoccafisso e acciughe. Ecco il perchè di questo piatto.
Ingredienti
Baccalà ammollato (i poveri usavano le parti meno care, quelle spinose; i ricchi si potevano permettere il filetto)
Pelati, capperi, olive nere di gaeta
prezzemolo e maggiorana
Preparazione
Scolare, infarinare e friggere i pezzi di baccalà. Preparare un sughetto facendo soffriggere aglio nell'olio, aggiungendo pelati, prezzemolo olive e capperi. Far bollire per 15 minuti, poi aggiungere il baccalà, 3 minuti di bollore, poi spegnere e lasciare insaporire.
Io ho apportato una variante: metto il baccalà in una pirofila, vi verso su il sughetto, aggiungo maggiorana e passo in forno a 200 per 15 minuti
Questa immagine si riferisce al piatto non ancora passato al forno, cosa che farò al momento della cena