di rosaria » 19/10/2007, 11:30
Nella mitologia classica è la ninfa che respinse Apollo, dio delle arti, e per questa sua ritrosia fu da lui mutata in pianta carnosa dai bei fiori, affascinante ma spinosa, delegata a tenere lontano dai luoghi sacri le divinità maligne
Nella nostra cultura è stata ritenuta da sempre una valida difesa contro gli spiriti del male e adottata per proteggere le entrate dei luoghi consacrati (case, templi, sepolfri), formando con essa dei mazzetti che venivano appesi alle porte d'entrata o addirittura legati alla sommità di pali o di pilastri. Con il tempo si attribuirono tali poteri anche alla sua riproduzione in legno, pietra o marmo. L'acanto divenne l'elemento base decorativo di capitelli e di ogni fregio in strutture edificate a protezione di luogo sacro.
Adottata dalla tradizione cattolica a difesa delle cripte e delle urne, custodi delle reliquie dei santi, ossia dei defunti in grazia di Dio e perciò accolti nella luce eterna, l'ACANTO divenne simbolo di resurrezione e di vita eterna. Il sapere, conservato nei codici miniati, si difese ornando i capilettere con foglie di acanto.