Postata da ziabally
I Riti della Settimana Santa che si svolgono nel mio paese, Francavilla Fontana (Br), sono sicuramente tra i più suggestivi e significativi della Puglia. Le foto e le sue descrizioni sono state tratte da una pubblicazione, patrocinata dalla città e dalla regione stessa, di cui io ne trarrò i passi più significativi.
Far conoscere i "Riti" in Italia e all'estero significa far vivere questo evento religioso unico che non conoscono nulla del nostro "modo di sentire" questi giorni.
Tutto ha inizio con la Domenica delle Palme.
Di buon ora, ci si reca alla chiesa più vicina, con una fascio di rami di ulivi, tagliati il giorno prima, dove all'aperto viene fatta la benedizione delle palme.
E' tradizione che la confraternita del Carmine, la mattina delle Palme, si avvì in processione presso la Chiesa Matrice. I confratelli hanno il volto coperto da un cappuccio con solo due fori per poter vedere. Durante il tragitto vengono cantati salmi sulle intonazioni del prete e trasmesse dalle prime coppie a mano a mano fino alle ultime.
Mercoledì Santo
Il lunedì Santo si decora il grano, fatto crescere in penombra in modo da prendere un colorito giallastro. Si addobba questo "prato" di grano con carta colorata, steli, foglie e petali di fiori, come luminaria viene appeso in alto un limone o un'arancia. Tutto per aspettare il mercoledì, dove attraverso l'innocenza dei piccoli, questo "piatto" gira per le vie del paese, per le case dei familiari e dei conoscenti prima di portarli in chiesa ad ornare il sepolcro. I bambini ripetono affacciandosi ad ogni casa "c'è ti piaci lu piattu mia?" (Che ti piace il mio piatto?) ricevendo in cambio qualche dono.
Sempre il mercoledì santo si preparano i dolci tipici della nostra Pasqua: delle ciambelle impastate con farina, olio e vino e condite con seme di anice o pepe macinato. Si prepara anche la cosidetta "palomma" (colomba pasquale) un impasto dolce con all'interno uova sode intere
Giovedì Santo
il giovedì santo, dopo le funzioni religiose, dal Santuario della Madonna del Carmine partono i "pappamusci" (pellegrini). Incappucciati, scalzi, a coppia si recano presso tutte le chiese ad inginocchiarsi e pregare innanzi al Sacramento.
Presso la piazza principale della città , due musicisti attendono il passaggio dei "pappamusci", suonando il "perà", un suono particolarmente triste che ne accompagna il cammino per alcune decine di metri.
Infatti in questa sera ha inizio il lungo pellegrinare dei "pappamusci" e dei devoti presso le chiese, che per l'occasione viene addobbata in maniera particolare, ad adorare l'esposizione eucaristica.
Venerdì Santo
Il venerdi santo à il cuore dei nostri riti. Già dalla mattina hanno inizio le processioni della Desolata per terminare la sera con la processione "Dei Misteri". Ogni statua, di antica fattura (alcune datate anche prima del 1700), viene affidata ad una confraternita che ne cura l'addobbo di fiori tutto intorno ad essa (la fattezza di queste statue ha talmente colpito il regista Sergio Rubini, tanto da riproporre alcune scene della processione dei misteri nel suo ultimo film "La Terra" interamente girato dalle nostre parti).
Queste sono soltanto alcune delle numerose statue che raffigurano la Passione di nostro Signore.
Ma la parte più suggestiva della nostra processione à quella delle "travi".
Penitenti incapucciati e scalzi, portano a spalla per tutto il paese delle pesanti travi di legno....
Vi posso assicurare che il tutto à molto suggestivo.