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Ai piedi delle fittissime faggete del Monte Tranquillo, della Serra Traversa e della Serra del Re, l'Altopiano della Macchiarvana è uno dei più piacevoli e interessanti del Parco Nazionale d'Abruzzo e permette d'estate di ammirare belle fioriture di narcisi, orchidee selvatiche e molte altre specie rare. Situato in uno splendido anfiteatro naturale, circondato da rigogliose montagne ricche di boschi, Opi conserva ancora oggi le caratteristiche di antico borgo medioevale singolare per la posizione e l'aspetto di grande interesse archeologico .
Le prime notizie relative all'origine del nome le troviamo in una raccolta anonima pubblicata alla fine del secolo scorso. Alcune di queste notizie, legate ad antiche credenze mitologiche fanno risalire il nome Opi alla dea romana della terra OPE, sorella e moglie di Saturno, figlia del Cielo e di Vesta; altre ad Opice, sacerdotessa del tempio di Vesta, uno dei cinque Templi che costituivano un santuario nel monte ora abitato. L'ipotesi più attendibile sembra essere però quella secondo cui il nome derivi dal termine latino OPPIDUM, ossia castello fortificato; infatti, la struttura del borgo, risalente all'anno mille, con le abitazioni costruite l'una accanto all'altra sul ciglio delle rocce, determina una cinta muraria a salvaguardia del paese.
Ad Opi, il 23 aprile, si tiene la "Festa di primavera", con la rievocazione degli antichi mestieri, e susseguente degustazione della minestra del pastore ed altre specialità locali.