postato daPepetto80
Lo street food ha radici antiche. Sin dal tempo dei Romani gran parte della popolazione consumava i pasti in piedi, velocemente, sostando in locali semi-aperti adiacenti alla strada.
Di queste strutture rimangono importanti vestigia a Pompei. Qui le taverne erano oltre che meta dei viaggiatori di passaggio anche il luogo dove i poveri si facevano riscaldare le vivande (non sempre disponevano di fornelli a casa loro).
Pratiche popolari del genere erano però considerate di cattivo gusto dai notabili, i quali vedevano scadere la propria reputazione se erano visti far colazione alla taverna, perchè vivere per la strada non era serio.
Oltre alle "cauponae" e alle "tabernae" dove i passanti compravano o consumavano bevande fresche o vino caldo, numerosi erano i venditori ambulanti che offrivano pane, frittelle, salsicce, ecc. Le classi popolari urbane conoscevano il piacere di consumare a tavola solo il pasto serale.
Lo scrittore latino Marziale in un epigramma descrive il caos delle strade dell'Urbe prima dell'editto di Domiziano che aveva regolato l'esposizione e lo stazionamento di merci per strade e marciapiedi: 'Non più fiaschi appesi ai pilastriâ?¦ barbiere, bettoliere, friggitore, norcino; nel proprio guscio se ne sta ciascuno. Ora c'à Roma: prima era un casino'