Per ottenere una pasta bella liscia e anche con poco zucchero, gli accorgimenti da adottare sono due:
raffinare la farina di mandorle già mischiata con lo zucchero a velo, nel macinacaffè in piccole dosi.
Procedere poi con un robot da cucina per l'impasto, tipo kenwood o il Multipratic con le lame rotanti in fondo alla ciotola, che in pochi secondi amalgamerà il tutto in modo omogeneo.
Solitamente in casa si impasta pari peso di zucchero e farina di mandorle, ma per apprezzare al meglio il gusto della mandorla è preferibile ridurre la dose di zucchero.
Procedimento:
150 g di acqua
1 kg. di farina di mandorle
500 g. di zucchero a velo
100 g. di glucosio
vaniglia
aroma di mandorla amara
Porre nella ciotola di lavorazione, la miscela raffinata. Procedere con dosi ridotte (300 grammi per volta) e aggiungere mezza tazzina di acqua, il glucosio in proporzione (30 grammi in questo caso), la vaniglia, una goccia di aroma e lavorare pochissimo (nel kenwood usare la frusta k, velocità 1 ) Impastare per un minuto o comunque finchè non si raccoglie tutto l'impasto in un'unica palla.
Non miscelare piu del necessario per evitare che fuoriesca l'olio della mandorla nell'impasto.
Per evitare che l'impasto si attacchi al calco spennellare di zucchero a velo o con amido con un pennello per alimenti. Lasciare asciugare per tutta la notte e modellare l'indomani. Per i frutti di martorana lasciare asciugare dopo averli modellati e colorare l'indomani oppure dare solo il colore di base e continuare appena asciuga. Si colora con colori in polvere per alimenti e di norma si lucida con gomma arabica diluita in acqua calda. Una base di giallo paglierino va data a tutti i frutti che non sono di colore rosso.
Se si vuole il ripieno di pasta pistacchio, per le dosi indicate sopra, bastano
300 g. di farina di pistacchio
250 g. di zucchero a velo
pochissima acqua
Si impasta e si usano piccole dosi per imbottire il cuore dei fruttini o la pancia delle pecorelle.