Postata da Angiola
Cenni storici
Come spesso accade per altre produzioni anche al noce sono legati significati propiziatori o comunque legati all'occulto.
Secondo la tradizione, infatti, ai novelli sposi venivano lanciate delle noci in segno beneaugurale, perché considerate simbolo di fecondità . Nella mitologia romana, invece, questo frutto era considerato simbolo degli inferi.
L'antica presenza del noce in Campania, comunque, è testimoniata dal ritrovamento negli scavi di Pompei di alberi carbonizzati molto simili agli attuali.
L'ambiente pedo climatico campano, particolarmente favorevole a tale coltura, ha consentito una sua larga diffusione nella maggior parte degli areali di pianura e di collina.
Descrizione del prodotto
La più pregiata e diffusa varietà campana è la "Sorrento", originaria della penisola sorrentina, che col tempo ha dato luogo a un'ampia gamma di biotipi, tutti commercialmente noti come "Noce di Sorrento". I due ecotipi più diffusi sono: uno allungato, regolare, leggermente appuntito all'apice e smussato alla base, l'altro rotondeggiante, più piccolo.
Le valve, in entrambi i casi, sono lisce, di ridotto spessore, il frutto è costituito dal gheriglio di sapore gradevolissimo, poco oleoso di colore bianco crema.
Una delle principali caratteristiche è che, a differenza delle altre, il gheriglio può facilmente essere estratto integro, cosa che la rende particolarmente apprezzata dall'industria dolciaria e dai consumatori.
La raccolta si concentra nei mesi di settembre e ottobre con una resa estremamente variabile, anche in considerazione delle condizioni nelle quali si trova la coltura.
Area di produzione
La produzione più pregiata è quella della costiera Sorrentina, ma la coltivazione è presente in particolare nell'agro acerrano-nolano, nell'area flegrea, nei comuni vesuviani, nel Vallo di Lauro e Baianese, nell'area del Taburno e della Valle Caudina, nella Piana Casertana e nell'area dei Monti Picentini Valle dell'Irno.
Dal sito: http://www.sito.regione.campania.it/AGR ... rrento.htm