Maria Grammatico - Mandorle Amare - dolci ericini - erice
36. Marmellata d'arance II
Delle due marmellate d'arance, Maria preferisce usare questo
secondo tipo per le crostate. È meno forte di sapore, in quanto
si scartano le bucce ( o si conservano, come facevano le Suore per
fare le palline all'arancio), quindi bisogna adoperare arance fre-
schissime e piuttosto aspre.
1,5 kg arance da spremere
1 kg circa zucchero semolato
Sbucciare le arance, togliendo anche il midollo bianco. Con un
coltellino seghettato raschiare via tutto il midollo rimanente.
Tagliare in quattro e togliere i semi. Tagliare a pezzetti e passare
dal disco fine del tritacarne. (Oppure tagliare le arance in otto
spicchi ed affettare ognuno a fette molto sottili, usando un col-
tellino seghettato. )
Pesare la polpa e metterla in una casseruola grande ( che non sia
d'alluminio) con 1 kg di zucchero per ogni kg di polpa.
Cuocere a fiamma bassa, girando ogni tanto, fin quando lo zuc-
chero non sarà sciolto. Alzare la fiamma e portare ad ebollizione.
Cuocere su fiamma molto bassa per circa 40 minuti, girando spes-
so per non farla attaccare. La marmellata dovrebbe addensarsi al
punto di scendere a nastro da un cucchiaio metallico, e di non
allargarsi molto quando una piccola quantità è fatta cadere su un
piatto.
Togliere la schiuma e versare ancora calda in barattoli sterilizzati.
Chiudere bene. Lasciare riposare al buio per almeno 1 mese
prima dell'uso.
Resa: 5 barattoli da 250 ml
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